lunedì 17 marzo 2014


Stiamo precipitando.
Tutto sta andando a rotoli ed io non so più da dove riprendere la matassa.
Ti sei chiuso nel tuo muro e non c'è niente che io possa fare per tirarti fuori.
Salvo poi sbucare fuori quando fa piacere a te e arrabbiarti se io non sono qui sorridente felice e dolce come vorresti.
Ho aspettato con pazienza e in silenzio. Giorni di messaggi non risposti, giorni di silenzio e di messaggi freddi e distaccati.
Sono stata presente quando hai voluto, ho cercato di darti quello che ti ho sempre dato scontrandomi contro un muro di gomma e freddezza.
Ho cercato di non farti pesare il freddo che sento dentro.
Ma ho i miei limiti. Prima di te questi limiti erano molto più definiti, marcati. Prima di te una storia così non l'avrei retta.
Ma quando ci si mette il cuore non c'è molto che razionalmente si possa fare. I tuoi occhi, il tuo cuore, mi hanno fatto credere che valeva la pena sudare e soffrire perchè tu eri, sei, l'amore che vorrei per me.
Ma ieri, anzi oggi, ho raggiunto l'apice.
Dopo una domenica senza tue notizie, una domenica di messaggi non risposti (due in realtà e tranquillissimi), una domenica che si è conclusa all'una e mezza con il tuo messaggio della buonanotte che io non ho neanche voluto leggere.
Perchè dopo una settimana così e dopo un giorno di silenzio assoluto, non basta un "buonanotte nanetta bacini" mandato in piena notte, per scaldarmi il cuore.
Il messaggio l'ho guardato stamattina. E non ti ho scritto. Perchè non avevo niente da dire a parte il mio mal di stomaco.
Alle 12 ti fai vivo tu con un messaggio del buongiorno allegro di quelli che mandavi prima.
Seguito dopo un minuto esatto da un altro messaggio triste perchè io non rispondevo.
Che a volte mi sembra di aver a che fare con una femmina. Cioè se tu non rispondi per ore e ore va benissimo ma se io ti faccio aspettare un minuto scatta la para?
Comunque ti rispondo e alla tua richiesta di un sorriso ti dico che proprio non mi esce il sorriso.
Mi dici "ok ci sentiamo un'altra volta."
Ed io non ci vedo più. Non ci sto ad una risposta del genere.
Ti chiamo e tu sei tutto pimpante e mi dici che stai facendo la spesa. Ti dico che il fatto che non mi andasse di sorridere non vuol dire che non abbia voglia di parlarti.
Mi dici che hai pensato che il motivo fosse da collegarsi al fatto che ieri non ti sei fatto sentire.
Ovviamente ti dico che il motivo è per forza di cose quello.
A questo punto ti inalberi e mi dici "senti oggi mi ero svegliato in altro modo. Non ho bisogno di altre rogne. Ci risentiamo. ciao."
E chiudi il telefono.
Lasciandomi ammutolita con il cuore sul pavimento.
Provo a richiamarti ma non rispondi.
Ed io non mi capacito. Non mi capacito di tanta freddezza e cattiveria gratuita.
Sicchè ti scrivo un messaggio dicendoti che mi dispiace e che anche a me avrebbe fatto piacere parlare con te ma che purtroppo sono un essere umano senziente e con dei sentimenti e non puoi pretendere di tenermi in un angolo e poi trovarmi contenta e dolce come al solito quando hai voglia tu.
Ti dico che per una settimana ho lottato contro il tuo muro di freddezza e che ho cercato di lasciarti i tuoi spazi perchè a te ci tengo tanto. Ma ora mi sento così e se ci tieni un minimo queste cose le capisci da te. Non merito di sentirmi etichettata come l'ennesima rogna. Ma questo è quanto. Tolgo il disturbo.
Ovviamente il mio messaggio è rimasto non letto.
E forse, per quanto il mio stupido cuore non se ne voglia capacitare.. forse ho sbagliato anche questa volta.

7 commenti:

  1. Santo dio, è un tipo complicato.
    Posso darti un consiglio? Lascialo perdere per un po' (nel senso di non farti viva, tanto mi sembra che gli hai dimostrato di tenere a lui, magari mandagli un ultimo sms per avere il coltello dalla parte del manico, anche un semplice saluto). Vedi come si comporta, se torna a farsi vivo e se ti chiede perché sei sparita.

    Io non continuerei a mandare sms o altro a chi non risponde.

    Moz-

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  2. Sottoscrivo le parole di Moz.
    Non siete bambinetti, questo modo di fare irriterebbe chiunque!
    Sembra che lui abbia la certezza del tuo esserci sempre e comunque, magari sbaglio.
    Nemmeno io risponderei più, vedi come reagisce se realizza che la tua presenza non è poi così scontata.

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  3. Si, mi accodo anche io alle stesse parole. Lo so che la sua situazione è davvero complicata; che è facile parlare da fuori, ma mi sento di dirti che non è corretto sicuramente il modo in cui ti ha trattata. E' proprio vero, lui è tanto consapevole della tua presenza che sente di poter permettersi il lusso di prenderti quando vuole.
    Io una cosa così l'ho vissuta quando ero molto piccola, e son certissima e consapevole che non posso assolutamente paragonare quella situazione alla tua di ora, ma mi ha lasciato una grande lezione: MAI struggersi per qualcuno che ti prende e ti fa molla a proprio piacimento. L'amore non è sempre una cosa semplice, anche se non amo contraddire Tiziano, perché è ovvio che non può essere tutto rose e zucchero filato, ma appunto l'amore sta nella voglia di prendere per mano l'altro e dire 'sai, sto passando questo periodo, tutto sembra andare a rotoli, riesci a starmi accanto?'.
    Non so, nel momento in cui ti stavo scrivendo questa cosa mi è venuto in mente che io, in un periodo pieno di 'rogne' cercherei non di scappare ma al contrario di 'rifugiarmi' nel cuore di una persona che si sta facendo davvero in quattro come fai tu per lui.
    Streghetta so che non è assolutamente un passo semplice da compiere, ma metti prima di tutto te; litiga con lui anche un anno di seguito ma fagli assolutamente capire che NON può NON sforzarsi anche lui.
    Ti trovo una ragazza così sensibile, così dolce, disponibile e con un cuore pieno..che io non ti ci vedo ad essere trattata così, anche se questo potrebbe essere l'uomo della tua vita. Ed è necessario che lo capisca anche lui.
    Ti auguro buona fortuna e ricordati che nulla è insormontabile. Facci sapere, un bacio ed un abbraccio

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  4. Mi permetto di fare la voce fuori dal coro.
    Credo sia facile dire di non farsi calpestare, e credo soprattutto che sia giusto. Mai in una coppia dovrebbe esserci chi calpesta l'altro.
    Però succede, purtroppo. Spesso chi lo fa non lo fa con l'intento di ferire ma per semplice istinto di sopravvivenza.
    E in quei casi si può scegliere se tirare avanti per la strada del me ne vado perché sono stanca di soffrire per te o se tentare la chance del resto perché ci credo ancora.
    Strega, tu mi leggi. Sai bene che io sull'amore non ho proprio niente da insegnare a nessuno. Che dovrei chiudermi in casa e stare zitta. Eppure ho imparato che spesso serve lottare non solo fino alla fine, ma un po oltre. Che anche quando si è esausti, feriti e delusi, c'è chi è più esausto, ferito e deluso di noi, che trae forza dal sapere che noi abbiamo avuto le palle per restare. Perché malgrado tutto, andarsene è la scelta più facile, almeno per il nostro orgoglio.
    Sarà solo il tempo a dire se le scelte fatte sono state quelle giuste.

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  5. La verità è che non c'è una cosa giusta da fare ed una sbagliata. Se anche a primo acchito leggendo ho avuto l'istinto di dirti "lascialo perdere", poi so che al cuore non si comanda, e ci aggiungo un purtroppo ed un per fortuna e so che comunque farai di testa tua, perché a volte si deve andare fino in fondo, ovunque porti la strada...
    Però una cosa mi permetto di dirtela, con amicizia: meno parole. Gli uomini ascoltano le prime 3 parole di una delle nostre filippiche, e anche se tu hai le migliori intenzioni, loro alla quarta parola iniziano a sentire solo "bla bla bla..." Ricorda cara: le cose giuste non hanno bisogno di tante parole...
    Poche parole, chiare... E vediamo come va...

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  6. Ciao Streghetta,
    non voglio entrare troppo nel merito, anche perchè in una coppia gli equilibri li determina chi ci sta dentro e, da fuori, è complicato capire bene tutte le dinamiche di quel rapporto, perchè ogni storia è a se come le persone che la compongono. Posso dire quindi semplicemente che mi piacerebbe saperti felice, sei una ragazza che "ci" (è proprio il caso di dirlo, e mi piace fartelo sapere) sta molto a cuore e che sarebbe bello potesse viversi pienamente e con gioia i sentimenti positivi ed intensi che prova, perchè quelli beh, li dimostri in ogni tuo pezzo. Sicuramente il tuo "burbero" (soprannome che qualcosina sul carattere... potrebbe indicarlo) poteva avere più attenzione nei tuoi riguardi, certamente alcune frasi che ha detto non son state "felicissime" e attaccare il telefono è un gesto che, a mio avviso, è parecchio "pessimo". Però ecco, non saltiamo a conclusioni affrettate, se si sta comportando così e tu senti di aver già fatto tantissimo... non tornare indietro, perchè sarebbe un errore, ma non andare oltre, ecco. Lascia che sia lui a cercare te, e intanto fa un analisi di te stessa e della situazione. Penso che nella vita ogni cosa, anche le più gravi (e questo non è il caso) siano superabili, ovviamente prrò se c'è la volontà seria di entrambi di farlo, e le prospettive per le quali vale la pena insistere. Se tu le vedi, allora fa semplicemente di necessità virtù, come si dice, lasciagli il suo spazio e valuta, dalla sua reazione e dall'approccio che avrà con te, quanto ha a cuore la vostra storia e... te. Si può sbagliare, e lui di certo dovrà avere maggior cura delle tue emozioni e maggiore attenzione a come ti tratta, non devi assolutamente "subire" nulla, eh ;) Ma appunto, se si sbaglia, e si è sinceri, si può chiarirsi, mettere una pietra sopra ed andare avanti. Spero possa essere così, in ogni caso, come già ti dissi anche in periodi diversi, sii sempre TU la tua priorità. E' fondamentale questo :)

    Un abbraccio :)

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  7. Dio che fatica avere a che fare con uomini bambini!
    Se leggo bene fra le righe, il burbero è anche parecchio semplice, quanto a gestione delle emozioni, ed anche troppo impulsivo.
    Io so - almeno credo - che tu ci tieni, ma bisogna che capisca che sei una pietra preziosa, non il dessert di fine pasto. Quindi dalla mia ti dico: stringi i denti,dopo essere stata chiara, e aspettalo per quando vorrà ritornare. Se vorrà. Altrimenti mi spiace, ma non ne vale la pena.

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