No l'amore non è la cura a tutti i mali. L'amore non paga le bollette, non elimina le rogne lavorative, non colma la voragine nel cuore di una famiglia inesistente. Però aiuta. Tornare a casa e avere qualcuno che ti aspetta ansioso di passare del tempo con te, che abbia voglia di ascoltarti, che quando ti chiede "come stai" vuole davvero sapere come stai.. Aiuta tanto. Qualcuno che ami e che ti ama ti fa sentire di valere qualcosa. Nello specchio sei sempre tu con la tua miriade di difetti ma due occhi che ti guardano con amore ti aiutano a pensare che in fondo vai bene così. Io una persona che mi guarda così non ce l'ho da tanto troppo tempo ormai. Forse non l'ho neanche mai avuta. Il mio ex diceva di amarmi ma ogni giorno non perdeva occasione per ricordarmi di quanto io fossi grassa e inadatta, sicché... Tra un mese i miei anni saranno 32 e mi chiedo quando toccherà a me uno spicchio di felicità. Mi toccherà mai?
giovedì 25 luglio 2013
mercoledì 24 luglio 2013
Oroscostronzate
Per abitudine, per noia e un po' pure per curiosità ogni mattina leggo l'oroscopo. Anche più di uno. Che io mica ci credo a quella roba lì però non si sa mai. Sarà un mese buono che puntualmente leggo cose tipo "il lavoro va alla grande, l'amore trionfa, sei in formissima, piovono soldi". La realtà vera é che di amore neanche l'ombra, il lavoro va a rotoli, ho forma sempre più cilindrica (ok tecnicamente anche il cilindro è una forma ma nessuno vuole essere quella forma lì) e ho letteralmente le pezze al culo. Dimostrazione che a quella roba li non ci si deve credere mai.
E basta. Ora mi sto chiedendo il senso di questo post e non lo trovo. Avevo solo bisogno di scrivere. Vorrei scrivere cose vere, quello che sto attraversando, il fondo che sto raschiando ma comporterebbe un dispendio emotivo che non posso permettermi.
lunedì 24 giugno 2013
Che si fa quando la voglia di vivere scarseggia?
Che si fa quando ti limiti a scivolare fuori dal letto giorno dopo giorno solo perché hai un lavoro che ti aspetta?
Che si fa quando aspetti il w.e. non per uscire e divertirti ma solo per poter passare giornate a letto alternando film e sonno?
Che si fa quando capisci che la vita ti sta scappando dalle dita mentre ti limiti a sopravvivere?
Che si fa quando ti ritrovi a dover ricordare a te stessa di respirare?
La mia vita è tutta sbagliata ed io non ho la più pallida idea di come aggiustarla.
mercoledì 19 giugno 2013
Prima o poi
Prima o poi la smetterò di fare cazzate con te. Passerà l'ansia alla bocca dello stomaco. Quest'ansia costante che mi toglie il respiro anche quando cerco di impegnare la mente in cose più importanti e più serie di te. Cose tipo la mia vita..
Che mica ci sei (o meglio non ci sei) solo tu nella mia vita. C'è un lavoro, una coinquilina malefica, una voglia/esigenza di trovarmi un posto tutto mio, l'impossibilità di farlo perchè non ho un euro bucato, una famiglia disastrata, la solitudine che mi porto dentro e che a volte mi cerco e a volte subisco.. tante cose mio caro.
Mica solo tu.
Eppure. Eppure. Io non riesco a mollare il colpo. La mia testa non riesce a far capire al mio cuore e al mio stomaco che proprio non ce n'è.
Ieri sera avvolta nell'insopportabile afa milanese, buttata sul letto come una balena spiaggiata.. mi sono interrogata a lungo sul perchè io non riesca a togliermi dalla testa i tuoi occhi e la sensazione che non può andare a finire così.
Eppure nella vita io ne ho presi di 2 di picche. Presi in pieno viso senza ritegno.
E mi sono sempre defilata. Ho sempre pensato che la mia dignità non potesse essere svenduta per qualcuno che non mi voleva.
Anche con D. è andata così. tre mesi insieme. tre mesi di chiamate quotidiane, w.e. passati insieme, parole grosse (le sue). "non sono pronto ad impegnarmi" diceva. E io lo sapevo che quella frase voleva solo dire "non mi piaci abbastanza". Eppure ciò che faceva diceva il contrario. E allora io restavo cercando di salvarmi il cuore. Poi lui va in vacanza e dopo due settimane mi dice che si è innamorato di una e va a vivere con lei. In un'altra regione. Così, in due settimane, aveva stravolto la sua vita.
Ci ho pianto. Ci ho pianto tanto ma non ho mai cercato di farlo tornare da me. Sentivo, di pancia, che era giusto così. Che ci stavo male più per una questione di orgoglio che per reali sentimenti feriti.
Con te invece non riesco a rinunciare. Non riesco a non pensare a quanto belli saremmo e tu non puoi dire di no. Non puoi dire che ti piaccio ma è un no. Non ha senso.
Io voglio solo un'occasione. Solo una.
Che mica ci sei (o meglio non ci sei) solo tu nella mia vita. C'è un lavoro, una coinquilina malefica, una voglia/esigenza di trovarmi un posto tutto mio, l'impossibilità di farlo perchè non ho un euro bucato, una famiglia disastrata, la solitudine che mi porto dentro e che a volte mi cerco e a volte subisco.. tante cose mio caro.
Mica solo tu.
Eppure. Eppure. Io non riesco a mollare il colpo. La mia testa non riesce a far capire al mio cuore e al mio stomaco che proprio non ce n'è.
Ieri sera avvolta nell'insopportabile afa milanese, buttata sul letto come una balena spiaggiata.. mi sono interrogata a lungo sul perchè io non riesca a togliermi dalla testa i tuoi occhi e la sensazione che non può andare a finire così.
Eppure nella vita io ne ho presi di 2 di picche. Presi in pieno viso senza ritegno.
E mi sono sempre defilata. Ho sempre pensato che la mia dignità non potesse essere svenduta per qualcuno che non mi voleva.
Anche con D. è andata così. tre mesi insieme. tre mesi di chiamate quotidiane, w.e. passati insieme, parole grosse (le sue). "non sono pronto ad impegnarmi" diceva. E io lo sapevo che quella frase voleva solo dire "non mi piaci abbastanza". Eppure ciò che faceva diceva il contrario. E allora io restavo cercando di salvarmi il cuore. Poi lui va in vacanza e dopo due settimane mi dice che si è innamorato di una e va a vivere con lei. In un'altra regione. Così, in due settimane, aveva stravolto la sua vita.
Ci ho pianto. Ci ho pianto tanto ma non ho mai cercato di farlo tornare da me. Sentivo, di pancia, che era giusto così. Che ci stavo male più per una questione di orgoglio che per reali sentimenti feriti.
Con te invece non riesco a rinunciare. Non riesco a non pensare a quanto belli saremmo e tu non puoi dire di no. Non puoi dire che ti piaccio ma è un no. Non ha senso.
Io voglio solo un'occasione. Solo una.
venerdì 14 giugno 2013
E così alla fine lottare è servito a ben poco. Hai giocato un po' e poi ti sei tirato indietro all'ultimo minuto.
Dicevi che mi sarei bruciata, ma la verità è che ti sei bruciato tu prima ancora che il fuoco divampasse.
Va così, che posso dirti. Arrabbiarmi non servirebbe.
Impacchetto la mia delusione e la nascondo nello sgabuzzino sotto pacchi di roba che non uso più.
Un giorno, quando mi chiederanno di te, spero di rispondere "Chiedo scusa, M. chi??"
Dicevi che mi sarei bruciata, ma la verità è che ti sei bruciato tu prima ancora che il fuoco divampasse.
Va così, che posso dirti. Arrabbiarmi non servirebbe.
Impacchetto la mia delusione e la nascondo nello sgabuzzino sotto pacchi di roba che non uso più.
Un giorno, quando mi chiederanno di te, spero di rispondere "Chiedo scusa, M. chi??"
lunedì 3 giugno 2013
Passerà
Tutti mi dicono che passerà.
Me lo ripeto spesso anche io. Mi ripeto che smetterò di guardare il telefono sperando in tuo messaggio, smetterò di cercare tracce di te in giro per la rete per aggrapparmi a pezzi di vita che non mi appartengono.
E' che davvero non lo so cosa mi faccia stare tanto male. In fondo io e te non siamo stati niente. E' finita prima di cominciare.
Forse in fondo è proprio questo, il fatto che non ho avuto il tempo di viverti e di scoprirti.
Mi è rimasto addosso il sentore di quello che poteva essere e che non ho avuto il tempo di scoprire.
E sì lo so, per quanto io possa dire che non voglio, succederà. Incontrerò altri occhi e mi dimenticherò di te.
Mi dimenticherò anche di me e delle mie paure e ci cascherò di nuovo con tutte le scarpe.
Ma per il momento io non so fare altro che starci male.
Me lo ripeto spesso anche io. Mi ripeto che smetterò di guardare il telefono sperando in tuo messaggio, smetterò di cercare tracce di te in giro per la rete per aggrapparmi a pezzi di vita che non mi appartengono.
E' che davvero non lo so cosa mi faccia stare tanto male. In fondo io e te non siamo stati niente. E' finita prima di cominciare.
Forse in fondo è proprio questo, il fatto che non ho avuto il tempo di viverti e di scoprirti.
Mi è rimasto addosso il sentore di quello che poteva essere e che non ho avuto il tempo di scoprire.
E sì lo so, per quanto io possa dire che non voglio, succederà. Incontrerò altri occhi e mi dimenticherò di te.
Mi dimenticherò anche di me e delle mie paure e ci cascherò di nuovo con tutte le scarpe.
Ma per il momento io non so fare altro che starci male.
martedì 28 maggio 2013
Leggerezza
Mi sono interrogata a lungo sul perchè io mi fossi incaponita tanto su di te. Mi sono detta che in fondo io e te eravamo niente e non c'è nulla di rimpiangere. Nè da piangere. Forse una persona un tantino più equilibrata e stabile avrebbe scrollato le spalle pensando che non sai quel che ti perdi. Che una come me mica la trovi facilmente.
Perchè una come me ti avrebbe fatto ridere a crepapelle, ti avrebbe abbracciato tanto, ti avrebbe ascoltato per ore regalandoti tutta la sua attenzione. Con una come me avresti discusso fino allo sfinimento su qualsiasi cosa perchè non è mai facile con una come me. Sono esigente. Sono difficile. Impegnativa. Ma avrei anche saputo essere il tuo porto, la tua isola, il prato verde nel quale sdraiarti a contare le nuvole.
E forse il problema è proprio questo. Non so essere qualcosa. Io sono tutto e forse divento ingombrante. Oggi mentre fumavo e dicevo che mi sento una scema per essermi sbagliata su di te, il mio migliore amico mi ha detto "non è colpa tua. E' lui che un pirla. Il fatto è che tu non sei esattamente il tipo di donna con cui farsi una storiella e lui che ha qualche anno in più addosso, evidentemente l'ha capito."
E lo so che non è una cosa brutta. Però vorrei imparare ad essere un po' più leggera. Prendere la vita meno sul serio. Perchè sono una che ride tanto e che ha una risata di quelle strane e contagiose che alla fine fanno ridere tutti, ma poi passo la vita a farmi domande. Su tutto. Passo la vita ad analizzare i gesti, le parole. Cerco di capire le cose non dette, il messaggio tra le righe. E invece ogni tanto dovrei solo lasciarmi andare e pensare che tutto va come deve andare.
Magari se fossi stata una con un'anima leggermente più sgombra non avrei letto tutto quello che potevo su di te. Ah i poteri di Google. E' bastato buttarci dentro un paio di nozioni e la tua vita mi è stata servita su un piatto d'argento. I tuoi blog, i tuoi 3 blog. Dal 2005 al 20010. 5 anni della tua vita che mi sono letta, riletta. Con tanto di commenti. E ho conosciuto e imparato cose che ti hanno reso ancora più affascinante per me. Ora, lo so che un blog non può dirti chissà che cosa su qualcuno, ma credo anche che sia molto molto improbabile che qualcuno si prenda la briga di scrivere qui se non ha voglia di essere onesto. Non avrebbe senso.
Ecco perchè il tuo messaggio l'ho letto con occhi diversi, più indulgenti rispetto a chi di te non sa nulla.
Evidentemente non doveva andare. Evidentemente non ti piacevo abbastanza. Capita. Non muore nessuno.
Magari un giorno imparerò a sognare un po' di meno, a farmi meno domande. A prendere le cose con più leggerezza. Che tanto alla fine se deve arrivare, la mazzata arriva lo stesso. Ma almeno mi sarò goduta il viaggio senza anticiparne la fine nella mia testa.
Sarebbe già un bel traguardo.
Così come sarebbe un bel traguardo riuscire a scrivere un post con un senso logico invece di lasciare che le parole mi scappino dalle dita.
Perchè una come me ti avrebbe fatto ridere a crepapelle, ti avrebbe abbracciato tanto, ti avrebbe ascoltato per ore regalandoti tutta la sua attenzione. Con una come me avresti discusso fino allo sfinimento su qualsiasi cosa perchè non è mai facile con una come me. Sono esigente. Sono difficile. Impegnativa. Ma avrei anche saputo essere il tuo porto, la tua isola, il prato verde nel quale sdraiarti a contare le nuvole.
E forse il problema è proprio questo. Non so essere qualcosa. Io sono tutto e forse divento ingombrante. Oggi mentre fumavo e dicevo che mi sento una scema per essermi sbagliata su di te, il mio migliore amico mi ha detto "non è colpa tua. E' lui che un pirla. Il fatto è che tu non sei esattamente il tipo di donna con cui farsi una storiella e lui che ha qualche anno in più addosso, evidentemente l'ha capito."
E lo so che non è una cosa brutta. Però vorrei imparare ad essere un po' più leggera. Prendere la vita meno sul serio. Perchè sono una che ride tanto e che ha una risata di quelle strane e contagiose che alla fine fanno ridere tutti, ma poi passo la vita a farmi domande. Su tutto. Passo la vita ad analizzare i gesti, le parole. Cerco di capire le cose non dette, il messaggio tra le righe. E invece ogni tanto dovrei solo lasciarmi andare e pensare che tutto va come deve andare.
Magari se fossi stata una con un'anima leggermente più sgombra non avrei letto tutto quello che potevo su di te. Ah i poteri di Google. E' bastato buttarci dentro un paio di nozioni e la tua vita mi è stata servita su un piatto d'argento. I tuoi blog, i tuoi 3 blog. Dal 2005 al 20010. 5 anni della tua vita che mi sono letta, riletta. Con tanto di commenti. E ho conosciuto e imparato cose che ti hanno reso ancora più affascinante per me. Ora, lo so che un blog non può dirti chissà che cosa su qualcuno, ma credo anche che sia molto molto improbabile che qualcuno si prenda la briga di scrivere qui se non ha voglia di essere onesto. Non avrebbe senso.
Ecco perchè il tuo messaggio l'ho letto con occhi diversi, più indulgenti rispetto a chi di te non sa nulla.
Evidentemente non doveva andare. Evidentemente non ti piacevo abbastanza. Capita. Non muore nessuno.
Magari un giorno imparerò a sognare un po' di meno, a farmi meno domande. A prendere le cose con più leggerezza. Che tanto alla fine se deve arrivare, la mazzata arriva lo stesso. Ma almeno mi sarò goduta il viaggio senza anticiparne la fine nella mia testa.
Sarebbe già un bel traguardo.
Così come sarebbe un bel traguardo riuscire a scrivere un post con un senso logico invece di lasciare che le parole mi scappino dalle dita.
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