Allora ti fai un caffè, dai da mangiare alla gatta, sistemi un po' di cose in giro per casa e ti butti sotto la doccia.
Una doccia bollente e profumata che lava via il dolore accumulato durante la notte. Stai piangendo ancora ma almeno le lacrime si confondono con l'acqua che scorre e ci fai un po' meno caso.
Ti spalmi da capo a piedi di crema profumata all'Iris che adori e mentre lo fai pensi che piaceva molto anche a lui ma non la sentirà più, almeno non sulla tua pelle.
Scacci un'altra lacrima e ti fumi una sigaretta, la centesima, avvolta nell'accappatoio mentre aspetti che la crema si assorba e tu possa vestirti.
Ti vesti e vai dal parrucchiere. Perchè in testa hai un gran casino, anzi, uno sfacelo.
Con tua enorme sorpresa sei da sola nel salone e non ti sembra vero. Chiaccheri con la parrucchiera che sembra essere simpaticissima e inghiotti le lacrime che ti salgono agli occhi mentre sgusci via come un'anguilla cercando di non rispondere a domande tipo "fidanzata?".
Torni a casa, metti due cose in valigia e ti catapulti in stazione. Perchè non puoi stare a casa, non puoi.
Te ne vai in Val D'Aosta a trovare un vecchio amico. D. che nonostante le cose successe nel passato è rimasto una persona con cui chiacchieri volentieri, a cui sei affezionata e che, alla bisogna, sa regalare il miglior sesso post rottura garantito al 100%.
Vedersi era nell'aria da un po'. ma c'era LUI e ti sembrava ovvio che non sarebbe accaduto. Ma LUI se n'è andato e tu non ti sopporti più.
Sali sul treno, ti fai una foto cercando di apparire il più sorridente possibile. Almeno di avere un sorriso credibile e la metti come immagine del profilo su FB. Si vabbè il dolore ti fa diventare un po' bimbaminkia e speri che lui la veda e pensi che stai bene, che non stai morendo senza di lui. Anche se ti conosce abbastanza per capire i tuoi occhi e vedere che non hanno la stessa luce che avevano nelle foto che mandavi a LUI.
D. è sempre lo stesso. E' confortante trovarsi altrove, tra le montagne, a guardare occhi familiari che ti sorridono e ti fanno dimenticare di te stessa per un po'.
Si parla, si ride, si fuma tanto.. era dai tempi bolognesi che non fumavi tanto da dimenticarti i tuoi stessi pensieri.
Cerchi di non pensare a lui. Mai. Neanche in quel momento in cui non apri gli occhi perchè se li aprissi e guardassi D. moriresti al pensiero che tutto quello che vorresti in quel momento è che ci fosse LUI addosso a te.
Ti addormenti stanca di te stessa e fai sogni che lasciano il segno.
Sei in una casa che neanche conosci ma nel sogno è casa tua. Stai dando una festa per chissà quale ragione ed è pieno di gente. Ad un certo punto entra un bambino che ti porge una candela in regalo. Qualcuno ti chiede chi è quel bambino mentre tu senti un pugno nello stomaco e riconosci quegli occhioni. E' A. il figlio 4enne di LUI. Ti inginocchi e lo abbracci forte mentre alle sue spalle vedi L. il figlio 8enne che ti guarda con aria triste e ti porge un'altra candela. Questa è grande, di quelle candele decorative quadrate.
Sulla candela c'è un biglietto da parte di LUI. Leggi molte righe ma tutto quello che ricordi da sveglia è una frase "non pensavo saresti arrivata a tradirmi."
E apri gli occhi. Guardi il soffitto. E ci metti un po' a renderti conto di dove ti trovi, di cosa stai facendo.
Perchè per un momento ti è sembrato di vedere le travi di legno che erano sul soffitto della camera di LUI. Ma no, qui non ci sono travi. Qui c'è solo un soffitto bianco. E LUI non c'è.
Te ne ritorni a casa più triste che mai. Più sola che mai.
E durante il viaggio di ritorno non fai altro che ascoltare questa canzone senza smettere di piangere un momento.
"Tu lo sai che non e' la fine
Si' che lo sai .
Che viene maggio
E sciolgo le brine
Si' che lo sai
Resti d'inverno
Persi nel vento
Io non mi stanco no, no
E vengo a cercarti
In un sogno amaranto"
Manchi da morire.