martedì 4 febbraio 2014

La paura esiste

Tesoro,
è strano per me usare questa pagina per scriverti perché tu neanche sai dell'esistenza di questo spazio e di conseguenza non leggerai mai queste parole.
Non ti ho neanche mai chiamato tesoro in verità, se non nella mia testa e nel mio cuore.
Ci siamo conosciuti in un modo davvero strano io e te. Nell'unico modo possibile forse per due persone che vivono a 400 km di distanza. Ma da quella fredda sera di fine dicembre ci siamo donati tutto. Ci siamo annusati e scoperti dietro miliardi di parole. Parole digitate senza sosta fino alle ore più assurde della notte.
Parole al telefono piene di stupore nel scoprire quanto calda e dolce sia la tua voce.
Notti e giorni interi passati a parlarsi che non era mai abbastanza. Scoprire in fretta che ci leggiamo nella mente, anticipiamo il pensiero dell'altro e a volte lo terminiamo. Parlarsi senza remore del proprio passato e del proprio presente senza cercare di edulcorarlo, senza tentare di apparire migliori.
E poi tu hai provato a scappare. Hai provato a dirmi che la tua situazione e i km che ci separano erano un ostacolo e dovevamo fermarci finchè eravamo in tempo. Ma non te l'ho permesso. Ho lottato con le unghie per riportarti qui perchè sentivo "di pancia" che non potevo perderti. Non potevo.
"Addio nanetta, mi dispiace." Ma dopo meno di 24h eri di nuovo lì a dirmi "manchi." E allora ci abbiamo riprovato sul serio con rinnovato entusiasmo e con l'infinita tenerezza di chi sente di appartenersi già.
E poi quel treno preso all'alba per venire da te. Km e km di rotaie che sono volati in un battito di ciglia. Era Milano, era buio, e dopo un attimo c'era il sole, c'era un'altra città, c'eri tu.
C'era il mio cuore che faceva le capriole ad ogni tuo sorriso, la mia timidezza, le nostre parole, il nostro primo dolcissimo bacio. C'era il parlare per ore e smettere solo per fare l'amore e poi ricominciare a parlare e poi ancora fare l'amore come una danza. Come qualcuno che si è perso nel deserto e che improvvisamente incontra un'oasi. Beve per dissetarsi e poi non può più smettere di bere perchè ha cercato così a lungo, ha bramato tanto quell'acqua che ora ha paura di separarsene. Ha paura di sentire già la mancanza.
E poi il viaggio di ritorno e il magone che mi ha stretto la gola con un nodo appena ti ho salutato. Perchè quella voglia di piangere? Mancanza? Sì, in parte. In parte mi mancavi già. Mi mancavano già i tuoi occhi, la tua pelle, le tue braccia intorno a me. Ma c'era qualcos'altro. Ti ho sentito andare via. Ti ho sentito allontanarti senza di me. Ho capito che qualcosa in te si era rotto e ti stavo perdendo.
Ho pianto in silenzio due giorni vivendo all'ombra del fantasma di un addio prima che tu mi dicessi che sì, è così. 
Ci abbiamo messo giorni a spiegarci, km di parole per spiegarmi che quello che senti è forte ma che proprio non ce la fai a rischiare di nuovo il cuore. Hai paura. Troppo dolore vissuto, troppe cicatrici. Mi hai confessato cose di te che non avresti voluto, ti sei strappato il cuore per mostrarmi chi sei e cosa ti spaventa. Mi hai detto che ti manco da morire e che soffrirai senza di me ma.. è meglio così. Ed io ci ho provato tesoro mio. Ci ho provato in tutti i modi a spiegarti che puoi fidarti ed affidarti a me perchè io non voglio farti del male.
Questa notte dopo due ore passate a parlare mi hai detto "per una come te affronterei il mondo. Quello che sento per te è forte, quello che abbiamo vissuto è stato stupendo... Io lo so che di una come te mi innamorerei in un'istante. C'è una parte di me che lo vuole e vuole letteralmente buttarsi a pesce in questa storia annullandomi e vivendo di te. Ma l'altra parte, quella più razionale non ce la fa. Sono sbagliati i tempi. Non ce la faccio. Mi fa male perderti ma se mi manderai al diavolo io lo capisco. Non perdere tempo con uno come me".
E lo so che lo pensi davvero.. La tua storia passata ha lasciato cicatrici profonde, mi hai confessato cose che forse io non sarei stata in grado di affrontare... ma mi si spezza il cuore. Perchè io ti ho riconosciuto, sei tu. Sei quello che cercavo, sei l'amore che sognavo per me ed io vorrei trovare il modo per squarciare quel bozzolo di paure. Vorrei trovare il modo per scalfire la tua corazza e farti capire che puoi fidarti di me. Puoi fidarti di noi.
E non so cosa fare.. continuare a cercarti? Sparire? 
E ho paura.. ho paura di perderti. Una paura fottuta di perderti.

8 commenti:

  1. Non so che dirti... purtroppo queste cose si decidono sempre in due.
    Io posso solo consigliarti di tentarle davvero tutte, almeno -in bene o in male- non avrai nessun rimpianto o rimorso.
    Saprai di aver sempre dato il massimo.

    Cosa posso dirti... una storia così potente merita di continuare. Lo spero tanto, per voi due, perché lo meritate!

    Moz-

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    1. Lo penso anche io anche se mi sembra di camminare in punta di piedi tra i cocci di vetro. Paura di fare troppo o troppo poco.. Ma in fondo so che non ci perderemo. "l'amore può confondersi, nascondersi, ma non può perdersi mai". Ecco.
      grazie del tuo sostegno Moz :)

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  2. Se è quello che vuoi: vai a prendertelo! Cosa stai aspettando? È ad un battito di ciglia, qualche cm di rotaia più in la...

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    1. eh lo voglio sì... lo voglio tanto. Ci sto provando ecco. Provo a fargli capire che può contare su di me..

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  3. La distanza secondo me è ininfluente se c'è dietro qualcosa di vero. Perciò, se c'è, vai. Non devi far altro, la strada la conosci, vai e non lasciare nulla di intentato, fa parlare il tuo cuore. Un abbraccio, e anche un sorriso, che mi sa può servirti ;)

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    1. C'è c'è. lo so. Purtroppo non è solo la distanza..anzi non è la distanza. Sono le sue cicatrici, i suoi fantasmi che non gli fanno spiccare il volo. Ma io sono pronta a lottare e lotterò fino a quando non tornerò vittoriosa.
      un abbraccio Mauri e un sorriso mi serve sempre :) ;)

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  4. Dunque.
    Rivedo me stessa nella tua lettera: qua in pubblico non mi va di parlarne.
    Ma coincido così tante cose.
    Ti anticipo solo il "non lieto fine"... che quando uno dei due non si mette in gioco, km..ore.. non contano un cazzo.
    Basta la volontà.

    Ma uno/a non può amare/lottare per due...è un disastro (emotivo) annunciato.

    Ti lascio mia mail se ti va di parlarne: ciofegato@gmail.com

    un abbraccio :)

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    1. e wow.. grazie! adoro questi scambi. ti ho scritto un'email giusto per dare il via :)

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