giovedì 23 maggio 2013

L'attesa


Attendere con pazienza non mi appartiene. Nell’attesa io mi consumo, vado in carenza di ossigeno, sospiro come una caffettiera. E soprattutto mi va in cortocircuito il cervello. Perché il vero problema, il mio problema più grande è che penso. Penso troppo. E quasi sempre in negativo. L’attesa per me non è mai una cosa bella. E’ sempre foriera di cattivi presagi. 
E adesso che la mia attesa sei tu, io sto rischiando di impazzire. Non ragiono più. Non vivo. Ieri sera ho provato a fare tutte quelle cose che in genere mi distraggono. Nell’ordine:
  • Doccia calda
  • Tazza di latte al cacaco e biscotti per cena (checchè se ne dica è il mio comfort food)
  • sigarette
  • coccole alla gatta
  • Mio film preferito (nella fattispecie “The eternal sunshine of a spotless mind).
Risultato?
Il film non ce l’ho fatta a guardarlo perchè ero fissa sul cellulare ad aggiornare la posta per vedere se per caso c’era un tuo messaggio. Ho fumato 20 sigarette e chiuso gli occhi solo alle 2.
Non posso, non gliela faccio prima. Di questo passo mi ucciderai.

2 commenti:

  1. un post.
    uno.
    il primo?
    sono appena passate le due, e il recapito di questo commento rappresenterà una mail diversa da quella attesa.
    beh, dai, ti faccio compagnia un po'.
    io ho cercato di imparare a non dare un nome all'attesa. perché mi fa impazzire.

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  2. Si il primo e chissà se avrò la costanza di scrivere. La compagnia è graditissima :)

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