lunedì 18 agosto 2014

"E cancello il tuo nome dalla mia facciata e confondo i miei alibi e le tue ragioni"

Giorni interi e notte insonni gonfie di parole. Parole pensate, masticate e mai digerite. Parole che vorrei dire a te se solo una vocina nel mio cervello non si ostinasse a ripetere " a cosa servirebbe ormai?"
E' solo che lo sai che sono fatta così. Prima o poi quello che penso devo dirlo, anche a costo di fare più danni della bomba atomica. Questo l'hai sempre capito di me. Non sono mai riuscita a nasconderti quello che realmente pensavo. Lo capivi anche dal più impercettibile cambio di tono. Bastava un silenzio, un sospiro, un mugugno soffocato, che tu mi costringevi a dirti la verità.
Era una delle cose che più amavo di noi. Questo capirsi nel profondo, sapersi e accettarsi.
Che fine abbiamo fatto noi? Continuo a domandarmelo. Una domanda che ossessiona la mia mente in un infinito loop che non mi dà tregua.
Ad un certo punto qualcosa si è rotto e tu sei tornato a rintanarti nella tua torre d'avorio. Silenzi e mura alte come palazzi. Muri che ho provato a scalare ma erano lisci come specchi e i miei goffi tentativi mi hanno fatto rovinare a terra senza alcuna speranza.
Ogni 7/10 giorni ti affacci da quella piccola finestrella nella stanza in cima alla torre e ti fai sentire come se nulla fosse. Qualche messaggio carino e spiritoso come se noi non fossimo mai stati altro di più.
Ed io deglutisco le parole che vorrei dirti e ti assecondo per la paura che tu possa tornare a rintanarti definitivamente.
Non la conoscevo questa parte di me, questa paura di parlare, questo censurarmi. Non sono mai stata così. Con nessuno prima di te. Ho sempre fatto e disfatto con le mie parole. Anche a costo di pentirmene.
Onestamente ora non so neanche più se questo mio tacere sia dovuto alla "paura" o semplicemente alla curiosità morbosa di vedere dove andrai a parare, fino a dove ti spingerai con questa pantomima.
Sto qui buona buona nel mio silenzio perché sono tante le cose che vorrei vedere con i miei occhi: se ti ricorderai del mio compleanno tra 11 giorni, se vorrai rivedermi, se ti deciderai ad affrontare la realtà...
Tante cose che non vedrò se non mi taccio.
E poi, per cambiare, vorrei dirti tutto questo guardandoti negli occhi. Voglio guardare i tuoi occhi mentre ti dico quanto tutto questo mi abbia lacerata nel profondo. Voglio guardare i tuoi occhi mentre ti chiedo a cosa è servito tutto questo.
A cosa sono servite le notti insonni a parlare per ore, a cosa sono servite le lacrime e le risate, le paure, i discorsi strappa cuore, le fughe e i ritorni, i treni, le mani, i baci, le sigarette, le parolacce e le tenerezze, se poi doveva finire così.
A cosa è servito innamorarmi di te e credere in te se ora siamo poco più di due estranei?
E no, non ci sto con chi dice che è bello che ci sia stato, che non si rimpiange di aver amato qualcuno ed altre stronzate di  Mocciana memoria. Fanculo tu e tutto quello che c'è stato. Passo i miei giorni a rinnegare la maledetta sera in cui ti ho conosciuto. Perché non c'è niente di bello nell'averti amato se ora te ne vai. Non c'è niente di poetico e romantico nell'averti creduto tanto da non riuscire a guardare negli occhi un uomo senza pensare "sì, ok, ma non sei lui". Io non so che farmene di tutto questo amore che non posso dare a te. Non so che farne di tuti i giorni non ancora vissuti che avevo messo da parte per viverli con te. Non so non odiare la fitta che ho sentito in questi giorni vedendo amici andare a Praga perché non riuscivo a non pensare a quando me ne parlavi tu dicendo che volevi andarci con me.
Soprattutto odio il dolore acuto che provo quando penso che forse, probabilmente, questo tuo allontanamento sarà dovuto al fatto che c'è qualcuna ora accanto a te. 
Vorrei non averti mai conosciuto, almeno non saprei che ci sei e potrei continuare a cercarti con la speranza un giorno di incontrare i tuoi occhi.

10 commenti:

  1. Non scriverò qui quello che penso.
    Qui ti dico solo che ogni volta che ti leggo, vorrei scrivessi più spesso.

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  2. Inizio col salutare te e il tuo ennesimo ritorno, anche se ovviamente, leggendoti, capisco perchè "vieni e vai", quindi non sto ad aspettarmi che adesso tu riprenda a scrivere con costanza, come mi auguravo le altre volte, semplicemente voglio solo tu sappia che è un piacere leggerti, avere quindi segnali che ci sei, e poi che mi auguro tu possa riuscire a star bene.
    E per farlo beh, andando dritti al punto come raramente mi riesce, forse è ora di non accettare più questa situazione. Da quello che leggo mi sembra chiaro che lui non è "Lui", e tu non puoi assolutamente continuare a sottostare a questa situazione, regalando il tuo tempo ed il tuo cuore a chi non sa che farsene, colpevolmente. Secondo me, che non sono nessuno per darti consigli ma mi permetto umilmente di farlo, dovresti partire dal finale, con meno rabbia ovviamente (anche se è legittima) e ESIGERE quello che vuoi. Non aspettare sia lui a volerti rivedere chissà quando e dove, vuoi dirgli in faccia quelle cose? fallo. "Ho bisogno di incontrarti per dirti questo", se continua a traccheggiare e a perdere e prendere tempo "Ciao amico bello". E chiudi, per sempre. Farà sicuro male ma si percepisce proprio quanto ti stia dilaniando tutto questo, lo hai scritto tu stessa che stai facendo per lui enormi compromessi, e questo viene e va, appare e scompare. Ma se ne andasse a fan**lo, permettimi.
    Tu, come tutte le donne ma in generale credo ogni persona in un rapporto, devi essere la priorità di chi ti sta accanto o dice di amarti. Diversamente, uno prende il sopravvento, l'altro sta sottomesso e soffre, accetta, manda giù. E il paradosso è che alcuni rapporti vanno anche avanti così, c'è gente fuori di testa che ci si sposa pure in situazioni del genere! E se è vero che ci sono tanti bravi/e ragazzi/e in giro, è pure vero che ci sono ancora più stronzi/e che non aspettano altro che comportarsi così, che usano e soprattutto gettano via, come se nulla fosse, che tanto il cuore calpestato è di un altro e non il loro. Quindi, direi, è ora di dire basta. Esigi quello che è un tuo diritto, altrimenti non tenere in piedi questo teatrino che fa solo male a te.

    Scusa se sono stato troppo diretto, ma leggerti così mi ha davvero dispiaciuto tanto, non ci conosciamo direttamente ma ho sempre seguito le tue vicende con amicizia e mi ispiri da sempre buone sensazioni, mi dispiace quindi molto che tu stia soffrendo così. Reagisci quindi, devi e puoi farlo, tu sei la protagonista della tua vita, non la comparsa in quella di qualcuno che, evidentemente, non si rende conto della fortuna che ha e che sta buttando via.

    Un caro saluto
    Maurizio

    p.s: citazione di un gran pezzo il titolo, triste ma enormemente bello e vero.

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    1. Carissimo, non devi scusarti affatto. MI scuso un po' io per averci messo tempo a rispondere ma ormai ho i miei tempi di metabolizzazione :) Il tuo commento è sacrosanto ed il tono da te usato mi ha anche parecchio commossa :)
      Ti do ragione su tutto. In assoluto. Ma anche se dal post non si evince, sto reagendo e pure tanto. Si dice che quando dici addio a qualcuno dentro di te puoi anche continuare a sentirlo ma niente tornerà come prima. Ecco diciamo che sono a quel punto. I sentimenti non si possono cancellare con un colpo di spugna ma si può smettere di sperare. E infatti quello non lo faccio più. Non ci spero, non sogno su di noi, non mi aspetto che rinsavisca. Ha dimostrato cosa sono per lui. "Aspetto" solo perchè sono una donna e come tale, sono morbosamente curiosa. Quindi voglio vedere cosa farà. Ma questo non vuol dire che io sia qui ad attenderlo a braccia aperte. Ho già provato ad "esigere" e il risultato con lui è stato disastroso. Per cui ora me ne sto qui e vedo cosa farà. Ne ho bisogno per poter chiudere. Ma non sono in attesa. La sera non controllo più il telefono ossessivamente e la mattina cercare un suo messaggio non è più il mio primo pensiero. Sto guarendo, credo.
      Ma una cosa posso dirla. Non è uno stronzo. Questo no. E' solo un uomo dal cuore buono ma troppo preso dai suoi limiti. Non mi ama. Non è una colpa. Sì avrebbe potuto gestire meglio tutta questa storia ma a volte le cose ci scappano di mano e questo non fa di noi persone cattive.
      Non lo odio e mai ci riuscirò. Il mio amore per lui si affievolirà e si trasformerà in un ricordo affettuoso probabilmente. Ma non potrò mai pensare di lui che sia uno stronzo. Di stronzi ne ho conosciuti davvero tanti e lui non fa parte della categoria.
      Grazie ancora per il tuo messaggio :)
      Ps. ho fatto un giro sul tuo blog ma gli ultimi due post mi hanno cariato i denti, sicchè evito commenti :) :) :) scherzi a parte, siete belli <3

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  3. Tesoro caro, non dirò nulla, perché c'è poco da aggiungere al tuo sfogo tanto intimo e privato e personale e tagliente e disperato. Hai scelto una canzone a me molto cara, per il titolo. Ti dico di ascoltarla tutta e bene e di soffermarti al punto in cui lei gli chiede se ha ancora quella foto, in cui lei sorrideva e non parlava...ricordi cosa dice lei quando lui "senza capire ha detto si".....???? "Hai detto è tutto quel che hai di me, è tutto quel che ho di te..."
    Pensaci. Ti stringo forte

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    1. quella frase mi ha sempre colpita e in questi giorni la sto ascoltando con orecchie diverse. E ci ho pensato si. Ed è triste da una parte, dall'altra la vedo un po' come dire "è tutto quello che hai. una foto. Me stessa non ti appartiene, appartiene a me e tu non la farai soffrire più."

      Grazie cara :)

      un abbraccio fortissimo

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  4. Perdonami, arrivo qui per la prima volta, nemmeno ti conosco, ho letto un po' gli ultimi post del 2014.
    Probabilmente non ho capito nulla, ma:

    1) se ci tiene a te, deve almeno avere rispetto per te. Avra' una situazione difficile (leggo che e' padre separato), ma questo non significa che si possono calpestare le altre persone. Soprattutto quelle cui si tiene.

    2) Io ho avuto un periodo difficile per altri motivi. In qualche modo ne sono fuori.
    Ho sempre voluto vedere che mio marito mi amasse. Ho scoperto che no, ero solo comoda, chi ci teneva ero solo io. Mio marito non mi odia, ma non tiene a me. Io gli ho permesso di farlo, e ora, mi piaccia o no, me lo devo tenere (ho due figli).
    Tu hai una vita davanti. Hai creduto in lui, ma per qualche motivo pare si sia allontanato. Ecco: il mio spassionato consiglio, e' di pensare a te stessa.
    Non e' vero che non troverai nessun altro. E poi, come pensi di stare ad aspettare per anni, magari un decennio, come ho fatto io, solo perche' all'inizio eravate innamorati? L'amore va mantenuto vivo, da entrambi i lati. Anche nei momenti difficili.

    Forse io sono solo amareggiata, mi rivedo in questo: ho aspettato e sperato che mi amasse, amandolo. Invece.
    Se potessi tornare indietro, non rifarei nulla.
    Solo i bambini che ho non rinnego. Ma il mio tempo prezioso e il mio amore appresso a uno che non gli da' nemmeno valore... no, quello e' stato solo male per me.

    Scusa questo mio commento. Ma, anche perche' non avete figli comuni, se non va, cerca di pensare a te.

    B.

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    1. Cara Anonima,
      ti ringrazio per il commento che hai lasciato. L'ho molto apprezzato.
      Sicuramente ne farò tesoro. Lo sto già facendo. Una cosa l'ho imparata: l'amore o c'è o non c'è. Non è aspettandolo a vita che otterrò l'amore che voglio. Io voglio un uomo che ami nella stessa maniera in cui lo amo io. E questo uomo non è lui.
      Lo so, ne sto uscendo, ne uscirò :)

      Un abbraccio

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    2. Parlarne fa bene. :)

      Hai ragione, non e' aspettandolo che l'amore arriva: o c'e', o non c'e'.
      E se non c'e', e' impossibile resistere insieme nel tempo.

      Contenta di sentirti rispondere nel modo in cui hai fatto!

      Passero' a trovarti di nuovo! :)

      B.

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  5. Ciao Streghetta, in mega ritardo ma Agosto è una tortura per me.
    Comunque andiamo al punto. Letto il tuo post quasi subito dopo la pubblicazione e letto anche il commento di Maurizio, che praticamente ha scritto tutto quello che ho pensato anche io, solo in modo diverso.
    Tuttavia mi ha piacevolmente colpito la tua risposta. Ho sorriso, pensando a quanta luce in realtà ci sia dietro le parole abbastanza scure del tuo post.

    Penso di aver capito bene a che punto sei. Lo hai scritto chiaro anche tu: ormai non speri, vuoi solo 'non perderti il finale' di questa faticosa storia. E al posto tuo farei davvero anche io così. Purtroppo molte volte quando ci si innamora e le cose non vanno come vorremmo, non è facile chiudere una situazione dai contorni un po' sfumati e, anche un po' sadicamente, stiamo ad aspettare un taglio netto che ci schiaffeggi e ci svegli da un torpore che non abbiamo cercato noi. Tutto ciò, quasi sempre, a nostre spese.

    E qui mi ricollego anche alla parte in cui dici che l'uomo in questione non è uno stronzo. Ecco, io questo non lo posso sapere, ovviamente, ma non è neanche importante dato come sono andate le cose e dato che, ormai, hai capito che le vostre strade si sono separate, ma una cosa l'ho pensata: non sarà cattivo e non amarti non è una colpa, certo, però io fossi stato al suo posto non avrei allungato troppo la tua sofferenza, trasformando la tua speranza in una 'dolce' agonia.

    Ma, come accennato, non è più importante questo. Devi solo essere felice, te lo meriti.
    E condivido perfettamente i bellissimi commenti di B. poco su.
    Arriverà anche per te un amore grande, sincero e affine a quello che hai da dare tu. E' solo un'attesa un po' più lunga del previsto.

    Ti abbraccio, Streghetta.

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