mercoledì 27 novembre 2013

Lunedì mattina ho aperto gli occhi e ho detto basta. Basta con i biscotti, la cioccolata, la pasta, i panini, il Mc, e chi più ne  ha più ne metta. Mi sono messa a verdure e proteine. Sono ufficialmente a dieta e la cosa assolutamente imprevista ed inaspettata è che per la prima volta in vita mia non mi costa alcun sacrificio.
Non mi pesa assolutamente. La sento come la cosa più naturale del mondo e non passo il tempo a sognare cibi che non posso mangiare. E' una grossa novità per me. Che finalmente il cibo cominci ad occupare il giusto posto nella mia vita e non sia più il canale delle mie frustrazioni?
Non lo so e non voglio neanche pensarci. La bilancia dice che ho già perso un kg e quindi la gioia e il gaudio la fanno da padrone.
Ieri ho risentito D. la storia di D. meriterebbe un post a parte ma proverò a spiegare in sintesi cosa è successo.
Ci conosciamo nel  2009 perchè lavoriamo nella stessa azienda. Diventiamo abbastanza amici. Mi piaciucchia ma è fidanzato e tra noi non succede nulla. Lui lascia l'azienda e per un anno non ci sentiamo. Dopo un anno mi scrive su fb e mi dice che si è lasciato, che ha voglia di vedermi. Usciamo una sera e tra sushi e risate mi dice che sono bella e che gli piace quando divento rossa per un complimento. Cominciamo a sentirci ogni giorno e viene a casa mia spesso per delle cene. Ed ogni volta sembriamo sul punto di..ma poi non succede nulla.
Fino ad un sabato mattino in cui viene da me e mi dice che vuole far l'amore con me ma che non possiamo legarci e bla bla.
Cominciano mesi di frequentazione a tutti gli effetti. Ci sentiamo ogni santo giorno, ci vediamo una/ due volte durante la settimana, passa ogni w.e. da me.
Gli amici cominciano a dirmi che le cose sono palesi, che devo smetterla di non fidarmi e cominciare a credere alla realtà dei fatti. Ma dentro di me una spia rimane accesa, lo sento dentro che non durerà.
Facciamo anche un w.e. sul lago di Garda. E in quell'occasione mi dice per ben 3 volte "ti amo".
Poi arrivano le vacanze estive. Lui torna giù al suo paese e sparisce. Non mi chiama, non risponde al telfono, non risponde ai messaggi.
Per dieci giorni. Poi una sera mi chiama e mi dice che gli dispiace ma ha rincontrato una vecchia amica di infanzia ed è rimasto folgorato. Non tornerà neanche a Milano, va a vivere con lei a Torino.
Una roba che se l'avessi vista su Beautiful avrei pensato che era davvero poco credibile persino per loro.
Eppure è quello che è successo.
Ci ho messo qualche mese a riprendermi dalla botta.
Poi ci siamo sentiti durante l'ultimo anno e mi ha chiesto più volte scusa per il male ecc.
Ieri mi dice che l'idillio con la bella torinese è finito e mi chiede se possiamo parlare. E, ovviamente, gli dico di sì. Che può chiamarmi quando vuole.
E mi chiedo perchè faccio così. Perchè non sono capace di chiudere fuori dalla mia vita chi mi ha fatto male. Perchè permetto che il mio cuore venga calpestato impunemente sentendomi quasi in colpa per aver provato dei sentimenti non ricambiati.
Io penso di non avere tutte le rotelle a posto. Al posto mio una donna normale lo avrebbe mandato a stendere.
E oggi avrei voluto raccontarlo a Lui, Mr Big, perchè lui sa tutto di me e di D. Ma non ho potuto. Il nostro viaggio in macchina è stata una lunga agonia silenziosa.
Perchè ieri mi ha detto che dobbiamo prenderci una pausa, allontanarci. E l'ho lasciato fare.
Così ora non ci parliamo e mi fa strano non parlare con lui. Mi sembra una cosa del tutto innaturale, senza senso. Ieri è uscito con Boccoli ed io non lo so cosa è successo e neanche lo saprò. E forse è meglio così.
Forse questa pausa ci farà bene non lo so. Spero che non diventi un allontanamento definitivo. Ne morirei.

martedì 19 novembre 2013

Facile non è

Il mio fegato si sta ingrossando ogni giorno di più. Un giorno di questi mi lascerà per cercarsi un trilocale vista Duomo, è un fatto.
È dura davvero dover assistere ogni giorno a scene di ordinario flirtaggio tra il ragazzo che amo come me stessa e la gatta morta dell'anno. Non è facile sopratutto quando la gatta morta in questione finge di essermi amica mentre me lo mette gentilmente nel di dietro. Perché io sopporto e tollero molte cose. Davvero. Molte delle mie sfuriate restano solo pensate o al massimo scritte.. Ma sopporto molto prima di sbottare. Solo che odio veder presa in giro la mia intelligenza. Odio chi pensa di potermela fare sotto il naso impunemente. Ora qui non si tratta della cosa in sè. Lui non mi ama quindi fa poca differenza chi sarà la fortunata. Non ho mai pensato " se non me nessuna". Mi astengo anche dagli ovvi appunti morali che potrei fare alla bionda di turno per il suo intrecciare un flirt così spinto mentre a casa ha un uomo che l'aspetta. Non mi interessa e neanche mi riguarda. Qui si tratta di me e del fatto che esistono esemplari di sesso
Femminile che pensano di poter fare le bassezze peggiori mascherandole con i sorrisi ed i ti voglio bene non richiesti. Ed io mi mangio il fegato h24 perché devo sorridere e fare la finta tonta per amore di lui. La nota positiva é che io e lui siamo più uniti che mai e di me, di lui, di lei ne parliamo senza imbarazzo o censura. Ci ridiamo, ne parliamo seriamente... Mi lascia sfogare ridendo come un matto per ogni mia espressione facciale o epiteto. Questa è la mia vittoria. Ho salvato noi ed ora so che nessuna donna  mi porterà via il mio posto nella sua vita e nel suo cuore. Non sogno di noi ma mi cullo nella meraviglia che è la nostra amicizia. Che poi io e lui siamo fatti l'uno per l'altra io lo so. Ma so che ci vorrà molto tempo perché lui lo capisca e in mezzo passeranno storielle. Mie e sue. Ma ci troveremo. Ok può anche non accadere ma allora, forse, sarà giusto così.

domenica 17 novembre 2013

Proviamoci

E' da un po' che scribacchio. Mi è sempre piaciuto. Scrivo racconti da quando ho memoria. Il problema è che non ho mai trovato il coraggio di farli leggere a nessuno se non alla mia migliore amica.
Da qualche giorno accarezzo l'idea di mettere su un blog quello che sto scrivendo.
Chissà che qualcuno abbia voglia di leggerlo e dirmi il suo parere.
Che sia positivo o negativo ci terrei molto :)
Sicché questo è il link.. http://setornerai.blogspot.it/2013/11/loschermo-del-suo-portatile-segnava-le.html

giovedì 14 novembre 2013

Cose che capitano

Capita che torni a casa con la testa immersa nei tuoi pensieri. Saluti il coinquilino, dai il cibo alla gatta, metti via la spesa, ti infili una tuta e metti a cuocere il minestrone.
Quando è pronto, spegni il fuoco e te ne vai a mangiare nell'altra stanza guardandoti un film.
Passa un'ora, forse un'ora e mezza. Nel frattempo il coinquilino è uscito e sei rimasta sola con la gatta.
Ti decidi ad andare in cucina per lavare i piatti e farti un te. La luce in cucina è rimasta accesa, per fortuna.
Senti un odore forte e non riesci a capire cosa sia.. fino a che non realizzi che quello che senti è proprio odore di gas. Tanto gas. E ti accorgi con stupore e terrore che l'hai lasciato aperto per chissà quanto.. forse un paio d'ore.
Dopo aver aperto tutte le finestre della casa e superato il panico ti ritrovi a scherzarci su con Mr Big su whatsapp e lui dopo lo spavento iniziale ti dice "non morire senza farmelo sapere."
E ridi, ridi come una matta perché ha dei modi tutti suoi per farti capire lo spavento che si è preso. Ti prende in giro perchè non può dirti che sarebbe corso in pigiama e avrebbe spostato i detriti a mani nude.
Però è bello stuzzicarlo e allora gli dici "tanto a te che te ne importa.. al massimo saresti contento perchè il mio funerale ti darebbe la scusa per uscire prima da lavoro." E lui tutto serio ti risponde "probabilmente non ce la farei ad andare al lavoro per molti giorni. Soffrirei troppo per uscire dal letto."
E il cuore si gonfia e fa un paio di capriole.
Perché sentire di essere importante per qualcuno è il motore della vita.

mercoledì 13 novembre 2013

Cinquantun anni, nove mesi e quattro giorni.

"Florentino Ariza, invece, non aveva smesso di pensare a lei per un solo istante, una volta che Fermina Daza l'aveva respinto senza appello dopo certi amori lunghi e contrastati, ed erano trascorsi da allora cinquantun anni, nove mesi e quattro giorni."

Erano anni che mi dicevo che volevo leggere questo libro ma poi non mi era ancora capitato tra le mani. Qualche giorno fa ciondolavo in libreria (è il mio hobby preferito bighellonare tra i libri) e mi è caduto l'occhio proprio su di lui, lì in un angolo. L'ho preso e ho cominciato a leggerlo.
Quando sono capitata su questa frase il  mio cuore si è fermato.
Ma è solo un romanzo. Non si può amare qualcuno invano tanto a lungo.. vero? vero?!

martedì 12 novembre 2013

Dimmi l'amore che cos'è

Dimmelo amore mio. Guardami con i tuoi immensi occhi scuri e spiegami cos'è l'amore. Perché io non saprei descriverlo. Come lo descrivo il tumulto che ho dentro per te?
Come te lo dico che ti respiro ogni singolo momento, anche quando tu non ci sei e forse neanche mi pensi?
Come te lo posso dire quanto male fa sognare di te ogni singola notte, ogni singolo momento che mi ritrovo sola con me stessa?
I sogni fanno male più delle delusioni. Ma non so come si faccia a smettere di sognare.
Fa male sai. Fa male sentirti parlare di lei e di quello che speri. Ascoltarti con un sorriso cercando di evitare il contatto visivo per non farti vedere il lago nero nei miei occhi.
Sono una funambola in perenne equilibrio tra i miei stati d'animo e i sorrisi profusi per mascherarli.
Con te, con lei, con tutti. Perché non si fa. Non si può mostrare quanto male fa.
E' questo l'amore? Volere così tanto saperti e vederti felice da calpestarsi il cuore mille volte al giorno?
Vorrei chiederti perché. Perché non ami me, perché non scegli me. Ma non si può. Mi diresti che non c'è un motivo per amare o no qualcuno ed io non potrei fare altro che annuire in silenzio.
Eppure, sai, io li conosco tutti i motivi per i quali ti amo. Perché non ho mai dato peso a chi dice "l'amo ma non so perché". C'è sempre un perché. O una lunga serie di.
Però non saprei trovare una ragione per non amarti. Non ce l'ho. L'ho cercata a fondo nelle mie tasche ma dev'essere caduta in un buco insieme alle monetine da un centesimo e i biglietti del tram scaduti.
Amarti è una dolce inevitabile malattia dalla quale non so guarire.
Per quanto ora mi sembri impensabile io lo so che dovrò andare avanti e lasciare che altri occhi scuotano il mio cuore. Succederà. Perché non so smettere di vivere e non so smettere di amare. Non so smettere di crederci.
Ma il problema è questo. Non so smettere di credere in noi. Guardaci.. siamo perfetti io e te. Siamo perfetti Perché ci leggiamo nella mente,
Perché anche dopo 12 ore insieme ogni santo giorno la sera abbiamo ancora cose da dirci.
Perché non ci divertiamo mai davvero se manca uno dei due.
Perché quando siamo lontani ci manchiamo e ce lo diciamo con una timidezza commovente.
Perché non c'è nulla che non faremmo per il bene dell'altro.
Perché sappiamo leggere dentro l'anima dell'altro come se fosse un libro aperto.
Perché abbiamo mille interessi in comune.
Perché sappiamo ridere di tutto, anche di noi stessi.
Perché abbiamo un umorismo dissacrante che pochi capiscono.
Perché abbiamo pudore della nostra dolcezza e non la svendiamo.
Perché abbiamo lavorato vicini per un anno senza quasi saperlo e poi un giorno ci siamo trovati gomito a gomito e non ci siamo lasciati più.
Perché nessuno dei due vivrebbe senza l'altro.
Perché io ho bisogno di guardare il mondo con i tuoi occhi buoni per non smettere di credere nella gente.
Perché tu hai bisogno di guardare il mondo con il mio sguardo cinico per imparare che la gente sa fare male.
Perché io ho bisogno del tuo equilibrio per imparare a vivere bene.
Perché tu hai bisogno della mia follia per uscire un po' dai binari della tua vita perfetta.

E allora dimmi come si fa. Insegnami a non sperare. Il mio piccolo malandato cuore non sa smettere di sperare che l'amore sia già dentro di te. Magari sta dormendo. Magari non è il momento. Ma io spero che un giorno non troppo lontano si sveglierà e tutto andrà come doveva andare.
Non importa se questo fa di me una sciocca sognatrice. Non m'importa davvero. Come cantavano i Negrita "Ho imparato a sognare e non smetterò".
Guardami tesoro mio, io sto correndo. Sto correndo e lottando per cambiare ciò che non mi va. Sto correndo per arrivare al migliore dei mondi possibili.
Sto correndo sperando che quando arriverò ci sarai tu ad aspettarmi. E se così non sarà spero solo non faccia troppo male.

lunedì 11 novembre 2013

Il migliore dei mondi possibili

Il sole torna sempre. Dopo la burrasca torna il sole a scaldarti le guance. Anche se è l'11 novembre e l'aria è frizzantina.
Anche se lo sai che la tempesta si è solo placata un po' ma non sarà l'ultima. Te ne aspettano altre. Forse anche più dure.
Ma puoi farcela. Hai il timone ben stretto tra le mani e la tua pelle non ha più paura di fronteggiare salsedine e mare grosso.
Hai attraversato troppe burrasche, visto troppi cieli neri, per aver ancora paura.
La paura non esiste.
Esiste solo la scelta di affrontare a pieno viso o scappare via.
Io non scappo più. Non sono mai scappata in realtà. Da nulla.
A volte avrei voluto scappare da me stessa ma mi vengo sempre dietro in un modo o nell'altro.
Volevo scappare da lui ma sarebbe come scappare da me stessa, impossibile.
Il cambiamento spesso fa paura. A volte è più facile crogiolarsi nel dolore e pensare che nulla mai cambierà piuttosto che affrontare apertamente la realtà dei fatti e fare ciò che è in nostro potere per modificarla.
Perchè io, per quanto riguarda me, ho sempre fatto così. Sono scappata da me stessa crogiolandomi nelle mie delusioni, nei miei dolori, senza fronteggiare mai apertamente ciò che di me proprio non va.
Sento che è arrivato il tempo di cambiare.
Devo invertire la rotta. Anche se sarò contro vento e la bussola magari svalvolerà un po'. Basta aver paura.
Sarà faticoso. Forse la sfida più difficile di tutte quelle fin'ora affrontate. Ma posso farcela.
Io vincerò. E quando finalmente vedrò la terra all'orizzonte, sarà il migliore dei mondi possibili.
Lo sarà perchè lo avrò creato io, con le mie forze.
Sarà il mio meraviglioso imperfetto mondo.

giovedì 7 novembre 2013

odi et amo

Oggi mi sono svegliata con la voglia di stilare un elenco di cose che odio/amo.
Perchè? E che ne so :)

1. Amo i  miei occhi a mandorla. Piccoli ma profondissimi
2. Amo le mie mani piccole, un po' ciompe, e cicciottose. A me piacciono così
3. Amo il mio nasino e le mie labbra carnose e ben disegnate
4. Amo l'autunno
5. Amo l'inverno
6. Amo camminare sprofondando nella neve
7. Amo le coccole di bentornata a casa della mia Emily
8. Amo i miei amici
9. Amo i miei nipoti
10. Amo la mia città adottiva
11. Amo le spiagge deserte fuori stagione
12. Amo le serate fatte di chiacchiere e buon vino
13. Amo cucinare
14. Amo ridere
15. Amo la forza che so tirare fuori per salvarmi
16. Amo il mio lavoro
17. Amo i  libri
18. Amo poltrire avvolta nel piumone guardando serie tv no stop
19. Amo stare a letto quando fuori piove
20. Amo gli abbracci improvvisi
21. Amo i baci
22. Amo la complicità
23. Amo il mio sarcasmo
24. Amo ascoltare la musica a palla
25. Amo i brividi lungo la schiena quando ascolto un'aria
26. Amo i tramonti
27. Amo l'onestà
28. Amo le persone che amano senza freni, senza pudore
29. Amo i girasoli e le gerbere rosse
30. Amo la cioccolata
31. Amo perdermi nei miei pensieri
32. Amo la forza con cui riesco ad amare senza aspettarmi nulla in cambio

1. Odio il mio procrastinare irriducibile
2. Odio la falsità
3. Odio la mia insicurezza
4. Odio chi dispensa dolcezza da quattro soldi indistintamente
5. Odio chi giudica la vita altrui
6. Odio i lunedì
7. Odio un po' anche le domeniche
8. Odio le melanzane
9. Odio le tipe gne gne e un po' fighe di legno
10. Odio l'ipocrisia
11. Odio chi non decide
12. Odio gli addii
13. Odio la cattiveria gratuita
14. Odio il verde
15. Odio il fanatismo religioso/ideologico/sportivo
16. Odio la mia paura dell'abbandono
17. Odio la mia incapacità di nascondere i miei pensieri e i miei sentimenti
18. Odio la facilità con cui permetto al mio cuore di essere scosso dal minimo soffio di vento
19. Odio la mia totale incapacità di comportarmi da signorina

Ecco la lista finisce qui.

Grazie a chi avrà avuto la pazienza di leggere questo inutilissimo post :)



lunedì 4 novembre 2013

E' stato un lungo week end

Lungo in tutti i sensi. Con note piacevolissime e note noiosissime.. ma ci sta :)
Quello che fin'ora ho solo accennato in questo spazio è che, dal 5 ottobre, io vivo in una casetta adorabile.
Al primo piano di una casa di ringhiera che in un attimo fa tanto vecchia Milano (adoro!), in una via centrale ma non troppo, brulicante di vita (stra adoro).
E' una casetta piccina ma tanto bella anche se ho dovuto tribolare un  po' per farmi consegnare un tavolo e le sedie ha dovuto gentilmente donarmele la mia best :)
Con me c'è un ragazzo di origini brasiliane dolcissimo e simpaticissimo con il quale è stato amore a prima vista. Amore per lui e per il suo fidanzato da subito.
E poi lui ama tanto la mia piccola Emily e lei ama lui.. che si può chiedere di più?
Vi starete chiedendo chi sia Emily.. Emily è lei:
Nulla, quindi Sabato sera è venuta a cena la mia best con il suo fidanzato (portando con sè le sedie che non si va a cena a mani vuote! ^-^) ed io, senza falsa modestia, ho preparato gli gnocchi al ragù più buoni della storia (almeno della mia). Mi sono stupita da sola anche perchè ho messo a lessare le patate alle 19.00 e alle 20.30 era tutto pronto ^--^
 E' stata una bella serata di chiacchere, cibo e tanto ottimo vino! Era da un po' che non capitava.
Gli ospiti sono andati via alle 3 del mattino ed io e il mio coinqui ci siamo messi a lavare i piatti e la cucina tutti felici. Alle 4.00 la cucina splendeva di luce propria da incantarsi a guardarla.
Ed è stato bello, dopo le tribolazioni passate nella vecchia casa con una coinquilina megera, poter finalmente organizzare una cena e godersi la casa. E' bello tornare a casa la sera e fare le scale saltando perchè la luce accesa in cucina è il segnale che il  mio coinqui è a casa.
Venerdi è venuta la mia amica Eva e  mi sono ritrovata bloccata a Lodi fino alle 5 del mattino.. ma questa è un'altra storia.
Roba che ho ancora sonno adesso ma è stato decisamente un bel w.e.
E per una volta non parlerò di lui. Per una volta parlo di me.